Scrivere una storia

Le_regole_fondamentali_per_presentare_una_storia


Nell’articolo che vi proponiamo desideriamo parlare di uno degli elementi fondamentali della struttura narrativa del romanzo, cioè la descrizione. La buona riuscita di un’opera letteraria implica un buono sviluppo della parte descrittiva.


La narrazione è certamente uno degli scogli più alti per lo scrittore, che si trova a fronteggiare una parte tanto importante quanto, se esagerata, noiosa.


Tutto ciò che viene compreso nella parte raccontata deve inserirsi nella storia in modo appropriato e non deve assolutamente essere lasciata al caso. Nello stesso modo bisogna agire con la descrizione, che risulta parte del flusso del racconto e non può figurare come un’interruzione della scena.


Il ritmo della storia è cadenzato dai passi della narrazione, che definisce il tempo e gli elementi principali sui quali il lettore dovrebbe concentrarsi. Una caratteristica, un luogo, un oggetto o un personaggio sono parti integranti della trama, per questo necessitano di esplicazioni adeguate, chiare e dirette alla comprensione del pubblico lettore.


Nulla va lasciato a caso, in quanto la possibile incompiutezza dell’atto o della scena comporterebbe una sgradevole sensazione in chi legge.  La descrizione è elemento centrale anche perché permette allo scrittore di introdurre il mondo in cui ha deciso di muoversi, definendo le regole che vigono nella realtà dei personaggi e rendendo parte attiva della scena chi legge. Il lettore più che mai ha bisogno di immaginare dove si trova, quando si immerge nelle pagine di un volume, per questo motivo la descrizione dell’ambiente dovrebbe essere il più dettagliata e curata possibile.


In questo senso lo scrittore deve studiare e costruire una struttura solida su cui poggiare i capi del suo racconto. I personaggi che agiscono nella scena non sono secondari all’immagine della vicenda, essi sono tutti fautori della storia, nonostante abbiano ruoli e valenze diverse. Chi scrive deve attuare un’opera di esplorazione e scoperta dettagliata dei profili che intende proporre e raccontare. Tutte le descrizioni, oltre ad essere credibili, devono influire sulla narrazione, modificando spesso, se necessario, lo stile di scrittura.


Se volessimo pensare ad un esempio potremmo considerare una scena che si svolge in una casa del XXI° secolo rispetto ad un’ambientazione appartenente al 1500. Tutti gli elementi che verranno inseriti dovranno essere adeguati alle due diverse epoche, e gli stessi. Le caratteristiche, gli elementi e tutto ciò che appartiene a questi scenari non solo differisce concretamente nel profilo bensì influisce attivamente sul carattere e sulla tendenza dei personaggi.


Non si può mai dimenticare la contestualizzazione storica della vicenda, che non può essere non dichiarata. Infatti l’autore deve essere esplicito, determinando l’anno, il secolo e, se necessario, la valenza simbolica del periodo. Ad esempio se si parlasse di un evento accaduto nel 1789 in Francia dove si consumavano furiose lotte di ispirazione rivoluzionaria, sarà ben diverso dal racconto di una vicenda che nel 3700, dove il dominio dell’informatica e della tecnica fa da padrone.


Inizialmente può essere utile concentrarsi sulle ambientazioni e su i luoghi conosciuti e visitati dall’autore stesso. Questo permette di avere chiaro in che modo il personaggio possa muoversi e agire all’interno della scena. Come al solito la chiarezza è uno degli elementi fondamentali, per questo prima di parlare di un posto o di un evento storico è bene informarsi adeguatamente e con particolare attenzione ai dettagli.


Una descrizione va inserita in momenti particolari dello svolgimento della storia, questa infatti non interrompe bensì rallenta la narrazione. L’autore dovrà saper intervallare i dialoghi con le parti narrate, di modo da non annoiare il lettore introducendolo come protagonista della scena. Un dialogo ben strutturato può fare le veci della parte descrittiva, anche se questo può essere un espediente particolarmente rischioso da utilizzare per uno scrittore esordiente.


E’ importante tenere conto che il pubblico di oggi sono meno pazienti i quello passato. Oggi si preferisce un racconto breve e spesso si preferisce addirittura saltare le sezioni narrative per raggiungere più velocemente la conclusione della vicenda.


Per concludere, risulta necessario e molo utile dedicarsi alla lettura dei grandi autori, come Dostoevskij, attraverso cui si può leggere, con certezza garantita, descrizioni particolarmente curate e ben strutturate, nelle quali si cela l’emotività e la passione dell’autore, che non si limita solo alla banale narrazione della sequenza dei fatti.  In questo autore particolarmente si legge con chiarezza l’intenzione di introdurre nei suoi passaggi un elemento tutt’ora innovativo, che incastra nella narrazione importanti elementi comunicativi.


Consigliamo, inoltre, di leggere il giapponese Haruki Murakami, autore che preferisce dedicarsi a descrizioni realistiche e molto concrete concentrarsi, che tendono a non focalizzarsi su espressioni metaforiche, bensì su elementi facilmente comprensibili al lettore. Lo scrittore qui riduce al minimo l’utilizzo di metafore o allegorie, ridimensionando in forma più esplicita gli elementi utili alla comunicazione di un messaggio. La descrizione, in un romanzo riuscito, risulta come una fotografia che, in quanto tale, deve riuscire ad essere nitida e ben definita.



Tag: essere    narrazione    parte    descrizione    scena    scrittore    storia    racconto    lettore    

Argomenti: particolare attenzione,    risulta necessario,    evento storico,    buono sviluppo,    possibile incompiutezza

Altri articoli del sito ad argomento Scrivere del canale Libri ed affini:

Strutturare la narrazione
Sinossi
Incipit
Gli errori da evitare quando si scrive
Scrittura istintiva o pianificata?

Libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina:

Corbaccio di Giovanni Boccaccio (pagina 22)
Decameron di Giovanni Boccaccio (pagina 192)
Fior di passione di Matilde Serao (pagina 31)
La strega ovvero degli inganni de' demoni di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (pagina 22)
Le femmine puntigliose di Carlo Goldoni (pagina 19)